Essere Freelance: Una Visione Imprenditoriale e una Libertà Necessaria

Questa mattina, mentre sorseggiavo un caffè lungo e programmavo la giornata, mi sono ascoltata la prima puntata del podcast di Veronica e Giulia — Vita da Freelance – EP.1: Freelance o dipendente? La nostra scelta senza filtri.

Tra sorrisi di approvazione e le problematiche sollevate durante la registrazione, i pensieri sono cominciati a fluttuare. E, alla fine, ho sentito il bisogno e il desiderio di metterli nero su bianco. Forse questo scritto non sarà proprio così corto, ma con la promessa di non annoiarvi, voglio rispondere alla loro domanda finale: "Quante volte ci siamo chieste se stavamo facendo la scelta giusta?"

Essere freelance non è solo una scelta professionale, è una visione. È avere una mente imprenditoriale, una bussola che ti guida nel caos, che ti permette di orientarti tra le mille sfide e opportunità che il mondo della ristorazione di alto livello ti offre. E non parliamo solo di cucinare o servire piatti da sogno (anche se sarebbe bello, vero?): è un lavoro che implica creatività, strategia, visione, e, soprattutto, la libertà di esprimere chi sei, senza compromessi.

Chi sceglie questo cammino sa che dietro ogni progetto c'è una visione chiara di ciò che si vuole fare, ma anche un bel po' di lavoro dietro le quinte. Perché, diciamocelo, nella cucina fine dining o nel mondo che le gira attorno, non basta solo "saper fare" per emergere. La vera sfida è avere un piano. Un piano che non si basa sulla ripetizione di qualcosa che già esiste, ma sull’esplorazione di nuove idee, nuove interpretazioni, nuovi approcci.

Se non avessi una visione chiara, ti perderesti nel frullato di opinioni, tendenze e aspettative che ogni giorno il settore ti lancia addosso. E mentre la gente si preoccupa di che piatto scegliere al ristorante, tu stai cercando il giusto equilibrio tra innovazione e tradizione, creatività e strategia. L'essenza della ristorazione d’élite è proprio questa: fare in modo che tutto sembri perfetto, e farlo in un modo che sembri semplice, ma che in realtà è frutto di un’enorme concentrazione e impegno. Sì, lo so, non è proprio come mettere un cappello e scattare una foto al piatto… ma quasi!

Se sei nel mondo della ristorazione di alta qualità, che sia a capo di una comunicazione, della consulenza o di un progetto creativo, non puoi fare a meno di essere un po’ imprenditore. La mentalità imprenditoriale è quella che ti fa agire in modo strategico, che ti fa prendere decisioni con consapevolezza, anche quando il futuro sembra un po' incerto (e che, diciamocelo, lo è sempre). È la capacità di prendere in mano le redini e direzionare la nave. Ed è proprio qui che la libertà di pensiero e la capacità di azione si incontrano.

Essere liberi non è solo una questione di non avere capi (che sicuramente è un grande vantaggio!). È il potere di prendere in mano la tua visione e farla diventare realtà. È il rischio, certo. Ma anche la soddisfazione di vedere il proprio lavoro che cresce, che prende forma, che lascia il segno. E quando una decisione ti sembra giusta, puoi guardarti allo specchio e pensare “Ecco, ho fatto tutto da sola. Perché sì, io posso”.

Poi, ovviamente, ci sono le difficoltà: la solitudine che ti fa sentire a volte un po' come un pesce fuor d’acqua (soprattutto quando tutti sembrano aver capito come "giocare" la partita), i momenti in cui il futuro sembra sfocato e ti chiedi se stai davvero prendendo la strada giusta. Ma c'è anche il bello di non avere risposte facili. C'è la magia di costruire, di reinventarsi, di sapere che ogni decisione, anche la più piccola, ti avvicina alla tua visione. E questa libertà non ha prezzo.

Essere nel mondo del fine dining senza essere vincolati da orari, regole imposte o convenzioni significa avere la libertà di esprimere il proprio punto di vista con sincerità e senza filtri. Non hai più scuse, solo possibilità. E la bellezza è che ogni giorno è una nuova opportunità per migliorare, imparare e, perché no, anche sbagliare, perché siamo tutti nella stessa barca.

Insomma, essere freelance (che parola!) nel fine dining non è solo un mestiere, è una forma di resistenza creativa, una sfida che richiede impegno, passione e quel pizzico di ironia che ci fa sorridere anche nei giorni più difficili. E sì, può sembrare un percorso incerto, ma è l’unico che ti permette di essere davvero te stessa. Senza compromessi, senza maschere, senza etichette.

Essere freelance è la chiave per fare la differenza in un mondo che, altrimenti, ti inghiotte nel suo flusso. Perché, alla fine, il vero lusso non è avere un lavoro. È avere la libertà di scegliere come farlo.

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